Triglia di fango



Nome scientifico:
Mullus barbatus


Nomi dialettali: barbone cavasol rosciolo barbone treggia capettone treja tregghia caputedda.



La triglia di fango è un pesce demersale di statura medio-piccola, con profilo del capo molto ripido; il corpo, che ha una forma allungata ed ai lati è leggermente compresso, è ricoperto di squame facili da staccare. La testa è abbastanza grande e sotto la bocca, situata nella parte inferiore del capo, vi sono due lunghi barbigli; gli occhi sono grandi e si trovano al margine superiore del capo. La colorazione va dal rosa al rosso sul dorso, mentre i lati e il ventre hanno strisce longitudinali gialle, ma con variazioni di tonalità a seconda dell’ambiente in cui vive. La livrea può infatti mutare notevolmente a seconda del grado di luce e delle condizioni emotive dell’animale. Con i barbigli forcuti protesi in avanti e provvisti di organi gustativi e tattili, la triglia cerca muovendo il fondo, molluschi, crostacei e vermi; nuotando rapidamente flette i barbigli all’indietro sotto la mascella inferiore. I giovani si nutrono di piccoli invertebrati bentonici. La triglia di fango si distingue dalla triglia di scoglio (Mullus surmuletus) soprattutto dal profilo del capo: verticale in quella di fango, rotondeggiante in quella di scoglio. La triglia di fango raggiunge al massimo la lunghezza di 40 cm, ma è comune da 12 a 18 cm; la triglia di scoglio di solito ha dimensione maggiore.

Dove vive
(Triglia di fango)
La triglia di fango vive quasi esclusivamente in gruppi su fondi melmosi e sabbiosi a profondità comprese tra i 5 ed i 200 m. È presente nelle aree più vicine alle nostre coste soprattutto nel periodo estivo-autunnale, quando i nuovi nati non sono ancora migrati verso profondità maggiori. È comune in Mediterraneo, Adriatico, Mar Nero ed Oceano Atlantico. I Mullidi sono pesci di fondo di mari temperati; sia i nuovi nati che gli adulti conducono vita di gruppo. Raggiunti i 30 mm le piccole triglie si avvicinano alla costa e cambiano colorazione, da azzurre passano al verde e poi al rossiccio, fino ad assumere il colore definitivo. Le triglie crescendo poi si spostano a profondità sempre maggiori. La riproduzione della triglia di fango avviene da aprile ad agosto, su fondi sabbiosi e fangosi, da 10 a 50 m di profondità.

Come si pesca
(Triglia di fango)
La triglia di fango si pesca soprattutto con reti a strascico ed in alcune zone anche con reti da posta. In Adriatico vi è l’abitudine di pescare le giovani triglie, chiamate agostinelli, in agosto e settembre ad una taglia di 8-10 cm, successivamente, a taglie maggiori, sono chiamate barboni.

Come si consuma
(Triglia di fango)
L'autunno è il periodo migliore per il loro consumo perchè hanno carni morbide e saporite; in questo periodo sono ottime alla griglia.