Bosega



Nome scientifico:
Chelon labrosus (Risso, 1826)


Nomi dialettali:
boseghìn boseghetta mugella sgarazzo lattumatu cannalonga




La bosega è un pesce di medie dimensioni di aspetto robusto e fusiforme, con capo superiormente appiattito, apertura boccale piccola e con un caratteristico labbro superiore (grosso e con una serie di papille). Le due pinne dorsali sono ampiamente separate, di cui la prima con 4 raggi spinosi; le pinne pettorali sono attaccate alte; le squame che ricoprono il corpo sono piuttosto grandi. La colorazione del dorso è bruno-azzurro, con numerose strisce longitudinali di color bruno-giallastro, mentre il ventre e i fianchi sono argentati. La bosega si nutre di molluschi e crostacei e bruca con le labbra dure la vegetazione, strappando i ciuffi di alghe per nutrirsi dei piccoli animali che le ricoprono.Si riproduce da dicembre ad aprile. La bosega raggiunge la lunghezza di 60 cm e può arrivare a pesare 2,5 Kg, è frequente di 25-30 cm. Non è facile distinguere la bosega dagli altri Mugilidi, detti comunemente cefali, il cefalo diversamente dalla bosega (Mugil cephalus) presenta un tessuto adiposo che ricopre gran parte della pupilla, il cefalo dorato (Liza aurata) ha una macchietta dorata caratteristica sopra ciascun opercolo.

Dove vive
(Bosega)
La bosega vive in prossimità della costa sui fondali rocciosi, fangosi o sabbiosi, ma anche in mare aperto. Si sposta in banchi e compie frequenti balzi fuori dall’acqua; tollera ampie variazioni di temperatura e di salinità; migra periodicamente dal mare in laguna nel periodo primaverile in cerca di cibo, questa abitudine è propria dei giovani . La bosega è comune in Mediterraneo, Mar Nero e Atlantico; nei mari italiani la zona di maggior presenza è il Nord Adriatico.

Come si pesca
(Bosega)
La bosega viene allevata nelle valli da pesca, (dalle quali tenta di uscire in autunno) e viene catturata dai lavorieri. Il lavoriero è una struttura fissa a forma di cuneo per la cattura delle specie ittiche eurialine e sfrutta le periodiche migrazioni che i pesci effettuano dalle acque lagunari al mare; è costituito da pali infissi nell’acqua della laguna e da diverse camere che guidano il pesce in comparti sempre più stretti, dove è più facile la cattura. Non ci sono ancora allevamenti intensivi.

Come si consuma
(Bosega)
Le caratteristiche organolettiche dipendono molto dall’ambiente dove il Mugilide viene pescato e dalla sua alimentazione: quelli pescati vicino agli scarichi o nei porti sono assumono un gusto sgradevole; quelli pescati nelle acque salmastre delle valli hanno un sapore più delicato, ma possono presentare un leggero sentore di fango; quelli pescati in mare hanno un sapore più deciso. I migliori sono le boseghe pescate negli stagni sardi. Un buon metodo di cottura è quella al forno. Dalle ovaie salate e disseccate si prepara la bottarga.